
ShorTS International
Film Festival, il festival triestino, in programma dal 28 giugno al 6 luglio, annuncia i
titoli di “Nuove Impronte”, la sezione dedicata alla ricerca delle migliori
opere del cinema italiano emergente. La XX edizione, offre un ampio ventaglio di generi che spaziano dalla
commedia allo sport movie, dal dramma sociale al documentario d’autore che
coinvolgeranno registi italiani non ancora affermati al grande pubblico ma già pregevoli
nei loro lavori.
«Mai come quest’anno – commenta la giornalista e critica Beatrice Fiorentino, curatrice della
sezione – la selezione ha abbracciato un così ampio spettro di generi e di
toni. Tale varietà è tenuta insieme dall’impegno, comune a tutti i registi e le
registe, di osservare e interrogarsi sulla complessità del presente. Quella che
sembra voler emergere a tutti i costi è un’Italia bella, inclusiva, altruista,
che non ha alcuna intenzione di arrendersi al cinismo e all’indifferenza
dilaganti. Un’Italia che, nonostante le difficoltà, crede ancora nel rispetto,
nell’amicizia e nell’amore.»
Tra i giurati della sezione Nuove Impronte il regista e sceneggiatore Alessio
Cremonini, autore del pluripremiato film “Sulla mia pelle” che
racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, l’attore Vinicio
Marchioni, indimenticabile nel ruolo del Freddo nella serie “Romanzo
criminale” di Stefano Sollima e presente di numerose pellicole
italiane, tra cui “The Place” di Paolo Genovese e “Ma cosa ci dice il
cervello” di Riccardo Milani, l’attrice Sara Serraiocco, protagonista
di “In viaggio con Adele” di Alessandro Capitani, l’attrice Elena Cucci,
tra i protagonisti di “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino e “Se
son rose…” di Leonardo Pieraccioni, e Gianluca Guzzo, AD e
co-founder di MYmovies, sito di informazione cinematografica.
I FILM
The world is flat (2018)di Matteo Carrega Bertolini – Nel suo film d’esordio, ambientato a Parigi, Matteo Carrega Bertolini, nato nel 1990 e cresciuto tra Francia, Svizzera e Italia, racconta l’amicizia tra Jean e Antoine, alle prese con le incertezze della vita. Un’opera intima e personale, un buddy-movie che rende tributo all’indimenticabile stagione della Nouvelle Vague. (ANTEPRIMA ITALIANA)
“Beautiful things” (2017)di Giorgio Ferrero e Federico Biasin – Primo film diretto dal compositore Giorgio Ferrero e dal direttore della fotografia Federico Biasin, che insieme danno vita a un’opera potente e visionaria, una sinfonia di immagini e di suoni per raccontare l’ossessione consumistica nel mondo contemporaneo.
“Bangla” (2019)di Phaim Bhuiyan – Per il suo debutto sul grande
schermo Phaim Bhuiyan, qui nelle vesti sia di regista che di attore
protagonista, sceglie il linguaggio della commedia dai tratti autobiografici
per raccontare la quotidianità di un giovane musulmano che vive con la famiglia
a Torpignattara, quartiere multietnico di Roma.
“Selfie” (2019)di Agostino Ferrente – Un documentario
fatto interamente di sguardi, che rimette in gioco la teoria delle immagini.
Agostino Ferrente chiede a due sedicenni del rione Traiano di Napoli di
raccontarsi con lo smartphone, negli stessi luoghi in cui, nell’estate
del 2014, il giovane Davide Bifolco trovò la morte per mano di un carabiniere
che lo aveva scambiato per un latitante.
“Il campione” (2019) di Leonardo D’Agostini –
Lungometraggio d’esordio di Leonardo D’Agostini che racconta il calcio come
metafora di vita e lo sport come occasione di riscatto. Un’amicizia speciale
che unisce i protagonisti Stefano Accorsi e il talentuoso Andrea Carpenzano.
“Fiore gemello” (2019) di Laura Luchetti – Un film che
parla di amore, esilio e della ricerca di una vita altrove. Protagonisti Basim
e Anna, due sopravvissuti: lei in fuga dalle violenze di un uomo, lui scappato
in Italia dalla Costa d’Avorio. Un’opera on the road al tempo stesso
aspra e delicata.
“Storia dal qui” (2018) di Eleonora Mastropietro – Nata a Milano, Eleonora Mastropietro compie un viaggio a ritroso alla scoperta delle sue origini. Parte per Ascoli Satriano, nell’entroterra pugliese, comune da cui provengono i suoi genitori. Attraverso il genere documentario e un uso spericolato del dispositivo, la regista cerca di dare un’immagine a questa terra per lei sconosciuta.
“Dulcinea” (2018) di Luca Ferri – Cineasta sperimentale dall’impronta surrealista, Luca Ferri sceglie i personaggi di Dulcinea e Don Quixote come immagini archetipiche di un’altra possibile storia: il racconto di un uomo e una donna, di un desiderio che non si realizza, di un’ossessione senza speranza. Primo titolo di una trilogia in interni, girato in 16mm, con lo sguardo puntato alle solitudini e ai feticci del cinema di Ferreri e Buñuel.
“Ricordi?” (2019) di Valerio Mieli – Dopo “Dieci inverni” Valerio Mieli torna a parlare di coppia. Il risultato è una lunga storia d’amore, raccontata solo attraverso i ricordi, più o meno falsati dagli stati d’animo, dal tempo, dal punto di vista dei giovani protagonisti (Luca Marinelli e Linda Caridi). Un racconto ambizioso e insieme fragile, ostinatamente romantico.
“Normal” (2019) di Adele Tulli – Un viaggio nelle abitudini, nei rassicuranti confini dello stereotipo, nelle convenzioni di genere dell’Italia di oggi, attraverso quei confini che chiamiamo maschile e femminile, alla ricerca del significato impossibile e arbitrario del concetto di “normalità”.
“Un giorno all’improvviso” (2018) di Ciro d’Emilio – Aspettative, ambizioni, sogni che si infrangono nella banalità del reale. Attraverso la storia familiare di Antonio e il suo sogno di diventare calciatore, l’esordiente Ciro d’Emilio affronta il passaggio all’età adulta, con le responsabilità che comporta. In primo piano la storia d’amore tra un figlio e una madre, interpretati da Giampiero De Concilio e Anna Foglietta.
Gli 11 film in concorso si contenderanno il premio Crédit Agricole FriulAdria come miglior film, il premio della Critica assegnato dal SNCCI, il premio Miglior Produzione consegnato dall’ AGICI e il premio ANAC alla migliore sceneggiatura. Confermato inoltre il premio MYmovies assegnato dal Pubblico.