Venticinque anni fa, il 29 gennaio 1996 la Fenice veniva distrutta da un rogo, che si scoprì
essere di origine dolosa. Vera Mantengoli, giornalista trevigiana di nascita, a buona
ragione veneziana a tutti gli effetti, ripercorre nel suo libro appena pubblicato per i tipi di
editoriale Programma dal titolo: “La Fenice 29 gennaio 1996. La notte di fuoco: storie,
interviste e articoli” – il tragico incendio attraverso le testimonianze di dodici personaggi,
tutti coinvolti, chi direttamente per aver rivestito all’epoca incarichi di vario genere, chi per
aver vissuto vicino al teatro e aver ancora nelle narici il ricordo di quell’incendio che segnò
un capitolo doloroso per Venezia. Con la perizia del bravo cronista e con l’anima della
scrittrice che sa trovare le giuste parole per raccontare un episodio che portò Venezia e il
suo Teatro al centro delle cronache nel mondo, Mantengoli scrive pagine di grande
interesse, in cui il taccuino su cui annotare gli appunti è posizionato vicino al cuore. Senza
retorica, in maniera asciutta e circostanziata, le pagine scorrono veloci ed il suo racconto è
una sinfonia corale in cui tutti i protagonisti convergono nella descrizione di un attimo,
quando il fuoco cancellò, in via temporanea, un pezzo di storia veneziana. Interessante,
rileggendo le cronache del tempo, come il dibattito sulla ricostruzione “com’era e dov’era”
avesse occupato uno spazio importante, riscaldando gli animi e i pensieri dei protagonisti
dell’epoca. Importante è anche il racconto della cronaca giudiziaria, affidato ai protagonisti
dell’epoca con le indagini, i processi e le sentenze di condanna di due elettricisti locali, dei
goffi marioli poco più che 20enni, che appiccarono il fuoco, senza calcolare il potenziale
enorme pericolo delle conseguenze del loro gesto, per nascondere un ritardo nella
consegna dei lavori a loro affidati, così come l’iter burocratico che accompagnò la
ricostruzione della Fenice, tra ricorsi e complicazioni varie.
Scrive Mantengoli nell’introduzione: … “ Le testimonianze, tutte in prima persona, sono
state elaborate accorpando le risposte degli intervistati. Sono dodici quante erano le voci
del coro della tragedia greca che incarnavano lo stato d’animo della polis. Dai racconti
emerge quel momento particolare in cui un evento, destinato a diventare storico, irrompe
nella vita del singolo trasformandolo in testimone. I loro ricordi aprono infatti un varco
nello spazio e nel tempo, portando il lettore oggi a quel 29 gennaio 1996, davanti a
vertiginose fiamme che minacciano l’incolumità della stessa città. Questa terribile visione
accomuna tutti, ma i coreuti contemporanei aggiungono il proprio sguardo su quella notte,
mostrando l’impatto che un evento di tale portata ha avuto sulla biografia del singolo e
sull’intera città”…
Questo XXV° anniversario cade in uno dei momenti più tragici per la città, tra le più
duramente colpite dalle disastrose conseguenze economiche della pandemia di covid-19.
La storia della Fenice rappresenta una lezione positiva che deve far ben sperare, Venezia è
un luogo universale e mai verrà lasciata sola. Presto si alzerà il sipario nuovamente!
Del libro e delle testimonianze se ne parla oggi 29 01 2021 a Radio Diffusione Europea con l’autrice nell'”Approfondimento” alle 13.05 e 19.05 circa. Onde Medie 819, 1584 Khz o www.radiodiffusioneeuropea.net o app scaricabile da ogni device, risponditori vocali e Fire TV Stick. Buon ascolto.